22 novembre 2024, le luci si sono spente sulla sedicesima edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, intitolata “costruiamo la pace“. Undici giorni di emozioni intense, durante i quali 33 film provenienti da tutto il mondo hanno affrontato i temi della giustizia sociale, della tutela dei diritti e della costruzione di un futuro equo. Un viaggio cinematografico che ha coinvolto oltre 40 ospiti internazionali e ha offerto al pubblico presente l’opportunità di riflettere e divertendosi. Vediamo quali premi sono stati elargiti e i film protagonisti della scena.

Il Premio Ambasciata Svizzera per la Pace è stato assegnato al toccante “Shalom-salaam–peace” di Alexia Tsouni, mentre il premio Platea Diffusa ha premiato l’intensità di “Una canción para mi tierra” di Mauricio Albornoz Iniesta.

Il cinema italiano è stato rappresentato da “The last island” di Davide Lomma, vincitore del premio “Mario Paciolla”.

La giuria Arrigoni-Mehr Khamis ha riconosciuto l’importanza di “Rather be ashes than dust” di Alan Lau, attribuendogli una menzione speciale.

Ha brillato “Things unheard of” del turco Ramazan Kılıç, vincitore del premio FICC.

Il talento dei giovani autori è stato celebrato con il premio Human Rights Youth assegnato a “Simme tutt’uno” di Alice Franchi, mentre nella sezione cortometraggi il riconoscimento è andato a “Sara” di Ariana Andrade Castro.

Le menzioni speciali a “How to please” e “Seeds from kivu” completano un quadro variegato e ricco di significati, a testimonianza della vitalità del cinema impegnato e intellettuale.

Per concludere, il film tedesco “The Pickers” di Elke Sasse ha ricevuto il premio Human Rights Doc. “Una canción para mi tierra” e “Rather be ashes than dust” hanno ricevuto encomi speciali nella sezione.

“Il XVI Festival – dice il coordinatore dell’evento Maurizio Del Bufalo – ha segnato un importante passo in avanti nel rapporto tra il Festival stesso e gli Atenei Europei. In particolare, il progetto di Summer School dedicata alla memoria di Mario Paciolla, in grado di indicare ai giovani universitari le offerte degli Atenei che formano Operatori di Pace, è un’occasione importante per stimolare accordi tra le università campane e il resto del mondo, nel segno della Pace”.

“Da oggi – prosegue – intraprenderemo una strategia di accordi istituzionali che, se completata, potrebbe offrire numerose opportunità professionali ai nostri giovani. E questo sarebbe, a nostro avviso, il modo migliore per rendere effettivi gli insegnamenti di Danilo Dolci, costruttore di culture di Pace, a cui abbiamo dedicato questa edizione. In questo senso, i prossimi mesi saranno determinanti per il buon esito delle nostre proposte”.

Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli si riconferma un appuntamento imperdibile per tutti coloro che credono nel potere del cinema di cambiare il mondo attraverso e le storie. Un ringraziamento speciale va a tutti i partner che hanno reso possibile la realizzazione della sedicesima edizione del Festival, tra cui Regione Campania, Film Commission Regione Campania, Comune di Napoli, Ambasciata Svizzera in Italia, FICC, Un ponte per e ExpoItaly. Grazie al loro contributo, il Festival si è consolidato come un appuntamento imperdibile per gli appassionati di cinema e per tutti coloro che si impegnano nella difesa dei diritti umani.