Chi l’ha detto che le biblioteche sono luoghi polverosi e noiosi, frequentati solo da pochi eletti? Se vi dicessi che c’è un luogo dove la cultura diventa un’esperienza viva, partecipata e aperta a tutti, dove i libri non sono solo oggetti da consultare, ma strumenti per creare connessioni, stimolare la creatività e costruire un futuro migliore insieme?

Benvenuti a Moliterno Latronico, un piccolo borgo incastonato tra le montagne lucane, dove un progetto innovativo sta rivoluzionando il concetto stesso di biblioteca, dimostrando che questi spazi possono trasformarsi in veri e propri motori di cambiamento sociale, aprendo le porte alla partecipazione attiva e all’inclusione di tutta la comunità.

Il progetto, finanziato dalla European Cultural Foundation e dalla Fondazione Cariplo, ha insufflato nuova vita nella biblioteca locale, trasformandola in un vero e proprio centro culturale (o in ciò che dovrebbe essere).

Con oltre 30.000 volumi a disposizione, spazi dedicati alla lettura, alla ricerca e al coworking, e una bibliotecaria professionista, Petronilla Lagrutta, la biblioteca è diventata un punto di riferimento per l’intera comunità, offrendo non solo libri, ma anche spazi per incontri, workshop, mostre d’arte, concerti e attività culturali per tutte le età.

Ma ciò che rende il progetto “Ci sarà una volta” davvero speciale è il suo approccio partecipativo, che ha messo al centro la comunità locale. Cittadini, amministratori locali, studenti, insegnanti, associazioni come il Patto locale per la lettura del Lagonegrese e inMateria Aps hanno lavorato fianco a fianco per ripensare il ruolo dell’antico Palazzo Valinoti, dove sorge la biblioteca.

Già in tempi non sospetti, nel 2004, il Comune di Moliterno era stato premiato durante una selezione a Riva del Garda per il suo alto livello qualitativo dei servizi. L’espansione strutturale della biblioteca e la sua gestione innovativa ed efficiente hanno contribuito alla premiazione, che ha portato a un aumento dell’utenza e ai prestiti di volumi.

La storia continua, oggi, attraverso incontri, dibattiti, laboratori creativi e persino un gioco di carte appositamente creato. La forte spinta della comunità ha contribuito a plasmare il futuro della propria memoria, dove tutti si sentono rappresentati, accolti e protagonisti.

E i risultati si vedono! La biblioteca non è più un luogo isolato, ma un centro di vibrate vita cittadina. Ci sono iniziative per tutti i gusti: dal servizio di prestito a domicilio per gli anziani, che porta un sorriso e un po’ di compagnia a chi è solo, ai laboratori di lettura per bambini, che accendono la scintilla della curiosità e dell’immaginazione.

E poi corsi di lingua per stranierigruppi di lettura per adulti, incontri con autori e artisti locali, percorsi di educazione ambientale… Insomma, un’offerta culturale ricca e variegata, pensata per stimolare la crescita personale e collettiva.

L’esperienza di Moliterno Latronico dimostra che investire nella cultura non è solo un atto di generosità, ma una scelta lungimirante, capace di generare un impatto positivo sulla qualità della vita delle persone e sulla coesione sociale. La biblioteca, da semplice luogo di conservazione del sapere, si trasforma in un motore di sviluppo sociale, un luogo dove le idee prendono forma e la comunità si ritrova per crescere insieme.

“Ci sarà una volta” ci ricorda, inoltre, che la cultura non è un lusso per pochi, ma un diritto di tutti. Un bene prezioso che, se condiviso e coltivato con cura, può fiorire in mille modi diversi, arricchendo la vita di ognuno di noi, e capace di trasformare le nostre comunità in luoghi più vivi, più inclusivi, più felici.

“Di solito si ha l’idea che la cultura, i libri e le biblioteche siano qualcosa di elitario, che possono permettersi solo gli studiosi e chi va a scuola. Attraverso progetti come il nostro, invece, capiamo che sono per tutti, anche per chi è in una fase delicata della sua esistenza, in cui anche le piccole esperienze possono migliorare la qualità della vita. E che possono essere uno strumento di partecipazione»

Antonio Rubino, sindaco di Moliterno Latronico