Per anni, le strade della Colombia sono risuonate del grido “Sono ragazze, non mogli”. Un coro unanime che chiedeva giustizia e un futuro diverso per migliaia di bambine costrette a matrimoni precoci. Ma la strada verso il cambiamento è stata lunga e tortuosa. Otto tentativi in Parlamento, tutti falliti, finché la perseveranza non ha pagato con una legge che proibisce di sposarsi al di sotto dei 18 anni.
In effetti, il codice civile colombiano attuale consentiva di contrarre matrimonio dai 14 anni in su, con il consenso dei genitori, per un difetto legislativo. Inoltre, si parlava di unione matrimoniale informale quando due persone, anche minorenni, vivevano stabilmente insieme per più di due anni. Quindi, si è verificata una situazione preoccupante in un contesto culturale profondamente patriarcale in cui il ruolo delle donne è spesso limitato a quello di moglie e madre. Circa 4,5 milioni di donne e ragazze nel paese si sono sposate prima dei 18 anni, di cui un milione addirittura prima dei 15.
Immagina le facce di quelle ragazze, occhi lucidi di speranza e paura, mentre assistevano ai dibattiti parlamentari. O le mani tremanti delle attiviste che, anno dopo anno, portavano avanti la loro battaglia. La loro determinazione era commovente, un faro in una notte buia.
Finalmente, il 13 novembre 2024, è arrivata la notizia che tutti aspettavano. Un’onda di gioia ha travolto il Paese. Le piazze si sono riempite di giovani che festeggiavano una vittoria storica. Con la nuova legge, anche in Colombia bisognerà attendere i 18 anni prima di sposarsi. Senza alcuna eccezione. “Non vogliamo continuare ad assistere alla violenza sistematica e allo sfruttamento sessuale dei bambini”, dichiara Jennifer Pedraza, parlamentare e co-autrice della legge. “È un grande messaggio, non solo per la Colombia in termini di rispetto dei diritti di ragazzi e ragazze, ma anche per il mondo”.
Questa è una storia che ci insegna che, quando si lotta per una causa giusta, anche i cambiamenti più radicali sono possibili.
Ma questa non è solo una vittoria, è l’inizio di un nuovo capitolo. Grazie a questa legge, migliaia di ragazze potranno continuare gli studi, realizzare i propri sogni e costruire un futuro indipendente.
Pensa a tutte le porte che si apriranno per queste giovani donne: l’opportunità di scegliere la propria carriera, di costruire relazioni basate sull’amore e sul rispetto, di partecipare attivamente alla vita della loro comunità.
Questo passo storico di un paese così lontano dal nostro ci ricorda che ci sono sempre motivi per sorridere, per dimostrare che il mondo può cambiare in meglio.